…Lascia solo questa frase, lascia perdere…

…Lascia solo questa frase, lascia perdere…
Non riesco proprio, e mentre sto scrivendo anche adesso, e le parole escon fuori con un fastidioso groppo alla gola, non è che sia ancora così convinto, ma è il cuore che batte diverso oggi, che mi invoglia o che mi supplica a scrivere qualcosa, che tutto non finisca nel “mio” silenzio. Vorrei cercare di consolarlo leggermente, almeno regalargli una piccolissima illusione, e poi e come se me la concedessi a me stesso. Avrei preferito farlo tra qualche giorno, appena questa cupa sensazione perenne che ho in me, e che stanno provando un’infinità di gente in queste ore, si fosse alleggerita, ma ho ritenuto che oggi, adesso, sia letteramente necessario per tutto quello che questa persona mi ha dato, non solo nella vita artistica, ma anche nella vita di tutti i giorni.
Ha dato un colore di conforto nei miei momenti di fragilità e di depressione, la mia debolezza riceveva la sua forza, le sue atmosfere così terrene e così vere mi riportavano a odori del passato, a corse della mia infanzia, alla bellezza di essere allegri… mi mettevo a suonare con lui, e mi riusciva assai bene, almeno così mi dicevano quelli che mi stavano vicino.
Sarà una strana verità, con la sua musica mi sentivo a mio agio, ed è per questo che una parte di me sembrava un po’ sua, ed ora non c’è più.
Non mi va di citare alcuna canzone. L’unica cosa che sento di fare in questo preciso momento è dare a lui l’ultimo saluto con la mia maniera preferita, e quella che mi esce più naturale, attraverso la mia interpretazione di una delle canzoni che preferisco di lui per tante e tante ragioni, nell’agosto scorso.
Caro Pino non ci sono riuscito ad incontrarti in questo mondo, e questa, sarà per sempre la mia più grande amarezza che porterò con me per tutta la vita.

Davide

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